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La cornea è la lente trasparente che come un oblò chiude la parte anteriore dell'occhio e che assieme al cristallino rappresenta l'obiettivo fotografico dell'occhio che mette a fuoco le immagini sulla retina.
Trasparenza e regolarità della superficie corneale sono qualità essenziali per una visione nitida anche perchè la cornea è responsabile proprio dei 2/3 del potere diottrico oculare.
L'esame sfrutta la riflessione della superficie corneale anteriore ricoperta dal film lacrimale. Proiettando una serie di anelli luminosi concentrici sulla cornea (anello di Placido) e guardandone il riflesso è possibile notare che questo viene rimpicciolito e deformato in relazione alla forma della cornea (per la stessa ragione per la quale guardandoci specchiati sulla vernice di un'automobile noteremo la nostra immagine riflessa deformata).
Acquisendo l'immagine riflessa, grazie ad una complessa elaborazione digitale, è possibile identificare la forma della cornea stessa e ricostruire una vera e propria mappa della superficie che, come una carta geografica, evidenzia le variazioni di curvatura, depressioni e picchi.
Gli strumenti più evoluti, i tomografi corneali, grazie ad una Scheimpflug camera eseguono una tomografia del segmento anteriore con una scansione tramite una lama laser con cui riescono a misurare anche lo spessore corneale punto per punto e a ricostruire la curvatura della superficie posteriore della cornea. Proprio un confronto della curvatura delle due superfici e delle variazioni dello spessore della cornea permettono di evidenziare e quantificare astigmatismi regolari ed irregolari, aree di ectasia ed assottigliamento.
I vari software hanno vari modi di rappresentare le cornea del soggetto in esame. Solitamente viene generata una mappa cromatica in cui le parti più piatte sono rappresentate con colori freddi mentre le parti più curve sono rappresentate con colori caldi. Una cornea sana è simmetrica e regolare, leggermente più piatta sull'asse orizzontale che su quello verticale. (Astigmatismo secondo regola).
Una forte irregolarità può essere il risultato di un danneggiamento della cornea, derivare da una lente a contatto non adeguata per l'occhio, la cicatrice di un trauma, un intervento chirurgico.
Esistono delle patologie (definite ectasie) che determinano una modificazione della forma e dello spessore della cornea rendendola progressivamente irregolare e sottile fino a determinare una riduzione dell’acutezza visiva tanto maggiore quanto più è deformata. Le ectasie più frequenti sono il cheratocono, la degenerazione marginale pellucida e quelle secondarie ad interventi di chirurgia rifrattiva.
Una forte differenza di curvatura nei 2 assi corneali è detta astigmatismo corneale e produce una distorsione delle immagini correggibile con lenti oftalmiche. Il paziente astigmatico non corretto non vede in modo uguale le immagini sul meridiano verticale ed orizzontale. Ad esempio in un quadrante di un orologio potrebbe vedere meglio le ore 12-6 piuttosto che quando la lancetta è orizzontale indicando le ore 3 e 9.
La forma della cornea e quindi la topografia è importante anche per la determinazione della lente a contatto più idonea per l'occhio così prima dell'applicazione di lenti sarebbe opportuno un approfondito studio della topografia corneale.